Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato il decreto che introduce importanti modifiche alla disciplina per l’incentivazione delle CER e delle configurazioni di autoconsumo.
Il provvedimento estende l’ambito della misura finanziata dal PNRR e prevede una maggiore flessibilità nei tempi di entrata in esercizio dei progetti, la possibilità di richiedere un anticipo fino al 30% del contributo e l’esclusione del fattore di riduzione in caso di cumulo con altri contributi, anche per le persone fisiche.
Le novità
Il decreto n° 127 del 16 maggio 2025, in vigore da oggi, ha effetto retroattivo, si applica cioè anche ai progetti già presentati. Entro 5 giorni da oggi il Gse dovrà aggiornare le regole operative.
Il provvedimento estende l’accesso ai contributi Pnrr nei Comuni fino a 50.000 abitanti (dai 5.000 originari): una grossa spinta, se si pensa che le municipalità sotto i 50.000 abitanti sono circa 7.750.
Altre novità importanti riguardano anticipo del contributo, cumulo dello stesso con le tariffe incentivanti e possibilità di andare oltre la scadenza del 30 giugno 2026 per la connessione dell’impianto.
Inoltre come scritto sopra, si dà l’opportunità di richiedere a titolo di anticipazione fino al 30% del valore del contributo Pnrr (prima era il 10%).
In caso di cumulo tra contributi in conto capitale e incentivi è stata esclusa l’applicabilità del fattore di riduzione delle tariffe incentivanti anche per le persone fisiche facenti parte della relativa CER (diversamente, per tale categoria, in caso di cumulo, era previsto un dimezzamento della tariffa iper l’accesso a contributi nella misura del 40% dei costi di investimento).
Infine, il decreto del 16 maggio ha già fatto un primo intervento sui tempi di entrata in esercizio dei progetti, prevedendo che per i lavori di realizzazione dell’impianto sia necessario osservare la scadenza del 30 giugno 2026, mentre l’effettiva entrata in esercizio può avvenire entro il 31 dicembre 2027.
La nuova proroga in cantiere
Sulla misura al Mase è in cantiere anche un altro fondamentale intervento: si sta lavorando per spostare la scadenza per le domande fissata al 30 novembre 2025 fino ad aprile 2026.
Conseguentemente slitterebbero anche i termini di completamento degli investimenti: secondo l’ipotesi sul tavolo, basterebbe che gli impianti raggiungano la fine lavori entro il 30 giugno 2026, con entrata in esercizio entro 24 mesi, dunque in teoria anche entro fine giugno 2028.
Per avere certezza di quel che cambierà probabilmente bisognerà attendere fino a dopo l’estate. Segui gli aggiornamenti sul nostro canale Linkedin e sito internet